Forum: Il consiglia libri! Téma: "Il mondo delle cose senza nome" -------------------------------------------------- Cannella: Lo conoscete? E' il toccante racconto di una mamma, Daniela Rossi, che scopre che il suo bimbo è nato sordo, e il suo viaggio interiore, i dilemmi, le rivelazioni. In mezzo alle varie polemiche segnanti/oralisti, questo libro è "sui generis": l'autrice rifiuta alcune posizioni di entrambe le fazioni, e nel contempo ne abbraccia altre. Può irritare, può toccare, può trovare tutti in disaccordo o mettere tutti d'accordo: ma consiglio di leggerlo, è molto bello e ben scritto, al di là delle personali convinzioni dell'autrice. E una lacrima di commozione scende sempre. Tiziana.Pozzetti: Solo gli utenti registrati possono vedere le immagini!Registrati o Entra nel forum! mi ispira molto, non lo conoscevo, ma mi sembra proprio il genere di libri che piace a me, tratto dalle esperienze personali vissute in prima persone che permettono di capire forse un pò meglio il punto di vista di chi racconta. Lo leggo e ti faccio sapere come l'ho trovato :) Cannella: Tiziana.Pozzetti ha scritto:Mi ispira molto, non lo conoscevo, ma mi sembra proprio il genere di libri che piace a me, tratto dalle esperienze personali vissute in prima persone che permettono di capire forse un pò meglio il punto di vista di chi racconta. Lo leggo e ti faccio sapere come l'ho trovato :) Ok, è bello davvero. Intanto mi spremo le meningi e vedo se ricordo altri libri di cui qui non si è ancora parlato :) KappaHH: Ragazze, vi promuovo il commovente film: TUTTI I RUMORI DEL MONDO Liberamente ispirato allibro “Il mondo delle cose senza nome” di Daniela Rossi- Fazi Editore”. SINOSSI: Elena ha una vita perfetta. E’ una giovane manager in carriera che dirige con energia e competenza un’azienda leader del Made in Italy, ereditata dal padre Giulio. Elena ha un compagno, Stefano, clarinettista jazz, che la ama e farebbe qualsiasi cosa per lei. Ma ad Elenatutto questo non basta. Vuole qualcosa di più, vuole il naturale coronamento della sua vita di donna. Vuole un figlio. Elena festeggia Capodanno con Stefano e il pancione. Alessandro nasce poco dopo. Nei primi mesi è un bambino tranquillo, con un carattere solitario e indipendente. Elena ne è orgogliosa. Lo porta dal padre quasi come un regalo. Lei, infatti, è figlia unica, e ha rinunciato senza saperlo a molte cose di sé e della sua natura per assomigliare a quel figlio maschio che il padre non ha avuto. Ora, però, c’è Alessandro. Ma Alessandro non è come lei ha sempre desiderato e creduto. Alessandro è nato con una gravissima ipoacusia. Quando Elena lo scopre, quella che lei considera un’”imperfezione” del figlio arriva come una bomba a far esplodere tutta la sua vita. La sua prima reazione è istintiva e avventata: vuole risolvere a tutti i costi e subito il problema, come se Alessandro fosse un prodotto difettoso da riparare al più presto. Perciò accoglie la diagnosi frettolosa di uno specialista senza scrupoli, che suggerisce un difficile intervento diimpianto cocleare. Stefano non è d’accordo, vorrebbe riflettere, confrontare più pareri, ma alla fine come sempre la asseconda. Al momento dell’intervento Elena ha un brusco ripensamento. Per la prima volta affiora dentro di lei un istinto materno irrazionale e violento. Gli occhi di Alessandro sembrano chiederle di portarlo via, e lei obbedisce. Fugge dalla clinica e da Stefano. E si rifugia con Alessandro a Viareggio, nella casa di famiglia dove ha passato i momenti più felici della sua vita. Ha bisogno di star sola, di capire, di ritrovare i pezzi della sua vita che le sono sfuggiti. Lì ritrova anche l’amica d’infanzia Bianca, una fotografa sempre in giro per il mondo. Il rapporto con Stefano va lentamente alla deriva. Lui prova a recuperarlo, ma Elena non ce la fa. E quando cambierà idea Stefano non ci sarà più. Riprende così da sola l’inutile pellegrinaggio tra i tanti e differenti pareri scientifici. Fino ad incontrare un Ingegnere geniale e scorbutico, costruttore di protesi acustiche,che vive arroccato in un paesino sulle Alpi Apuane. All’inizio è scontro tra due personalità forti e ripiegate sui propri traumi, che si trasforma ben presto in attrazione fatale. Sarà l’Ingegnere ad aprirle gli occhi sulla realtà scomoda della sordità di Alessandro. Elena dovrà imparare a conviverci, e solo allora scoprirà che i difetti e le imperfezioni sono la parte più vera di ognuno di noi, quella parte cheha sepolto rinunciando a molte cose. L’Ingegnere leaprirà gli occhi sul suo essere chiusaai sentimenti: è lei, infatti, quella che davvero non ‘sente’. E’ lei che, negli anni, è diventata sorda, incapace di aprirsi all’ascolto degli altri. Elena capisce molte cose. E riesce finalmente a dirle al padre. Riesce finalmente a dirgli la verità non solo su Alessandro, ma anche su se stessa: e solo così, attraverso il loro primo, vero scontro, padre e figlia riescono a ritrovarsi e ad abbracciarsi. Ma l’abbraccio dura poco. Suo padre se ne va con un infarto improvviso e imprevisto. Elena rimane sola. Lei e Alessandro. Insieme dovranno farcela. E così, alla fine della nostra storia, Elena è profondamente cambiata. L’imperfezione di suo figlio l’ha aiutata a scoprire il mondo, le emozioni, se stessa e gli altri. Le ha salvato la vita. Ora Alessandro è un bambino splendido, che convive tranquillamente con la sua sordità. E il rapporto con Stefano è complice e pieno d’affetto. E poi? La vita, in questi casi, riserva sempre un’ultima sorpresa. CAST ARTISTICO: RUOLOATTORE ELENA CASATI:ELENA SOFIA RICCI STEFANO:STEFANO PESCE INGEGNERE:GIOELE DIX ALESSANDRO piccolo:MATTEO E LEONARDO FRONTONI GIULIO CASATI:LUIGI DIBERTI DOTT.SSA RAMUNNI:ANITA ZAGARIA ALESSANDRO grande:GIANLUCA GRECCHI BIANCA:BARBARA ENRICHI PROF. MALERBA:GIANCARLO PREVIATI PROF. SCALFI:GIANNI BISSACA MAGGIORDOMO:ROBERTO MANTOVANI BARTOLINI:ANDREA LOLLI CAST TECNICO REGIA:TIZIANA ARISTARCO SOGGETTO e SCENEGGIATURA:SILVIA NAPOLITANO ORGANIZZATORE GENERALE:GIULIO STEVE DIRETTORE della FOTOGRAFIA: DUCCIO CIMATTI MUSICHE:VINCE TEMPERA MONTAGGIO: EMANUELE FOGLIETTI SCENOGRAFIA:TOMMASO BORDONE COSTUMI: GRAZIA COLOMBINI UNA PRODUZIONE: RAI FICTIONE ITALIAN INTERNATIONAL FILM S.R.L. PRODUTTORE RAI: MARTA ACETO PRODUTTORE: FULVIOe PAOLA LUCISANO NOTE DI REGIA - Tiziana Aristarco Tutti i rumori del mondo non è un film facile. Non ci sono grandi accadimenti, non c’è azione, non è un giallo, neppure una commedia…è una storia piccola, intima. E’ il percorso faticoso di una donna, che grazie alla sordità di suo figlio, imparerà a conoscersi e a riconoscere appunto tutti i rumori del mondo. Un bellissimo ruolo per un’attrice. Elena Sofia Ricci si è calata nel personaggio con generosità. Insieme abbiamo dato forma a Elena (la protagonista), abbiamo navigato nell’anima di una donna che dovrà perdere tutte le sue certezze per ricominciare ad amare. Non è la storia di un handicap, è il doloroso percorso di chi è costretto a fare i conti con una realtà che non vuole accettare. Alessandro è un bambino sordo per Elena un figlio imperfetto. Un tema delicato da trattare, dove il pericolo di scivolare nellaretorica o nella banalità era in agguato. Ho voluto perciò raccontare questa storia con uno sguardo asciutto, con una luce non convenzionale. ConDuccio Cimatti abbiamo lavorato per creare un’ atmosfera fotograficache seguisseElena, capace di raccontare la sua parte più nascosta. Ad esempio un mare d’inverno agitato, freddo, assordante, a contrasto con una donna che comincia a sorridere alla vita. I livelli sonori del film sono spesso molto alti. Il suono diventa un altro elemento a contrasto in un mondo spaccato tra chi sente e chi no. Un problema tecnico artistico enorme è statomisurarsi tutti i giorni con un bambino molto piccolo. Ho scelto due bellissimi gemelli per poterli alternare, ma anche così non è stato facile “dirigerli” Hodovuto adattarmi agli umori, ai pisolini alle pappe e in tempi di ripresa molto stretti. Compagno di vita di Elena è Stefano, interpretato da Stefano Pesce. Nella storia è un musicista e Stefano con il suo entusiasmo ha fatto un grande lavoro per imparare asuonare il Clarinetto. Il risultato è ottimo. Questo lavoro, mi ha portato a conoscere una realtà, il mondo dei sordi , di cui sapevo molto poco. Durante la preparazione del film insieme alla sceneggiatrice e amica Silvia Napolitanoho incontrato medici, psicologi, logopedisti, insegnanti...... ho capito quanto complesso e diverso sia l’atteggiamento verso questo problema. Franky: Accidenti Katia...mi hai battuto sul tempo:-?avevo qui l'articolo del Corriere della Sera che parlava di questo film...ed ero pronto a farvi notare l'appuntamento. Ho già messo da qualche parte un post-it per ricordarmi di registrarlo... :D Bye bye KappaHH: ma Franky, hai notato che manca la data dell'appuntamento davanti al nostro televisore? il film tv “Tutti i rumori del mondo” andra` in onda su Raiuno Domenica 23 Dicembre 2007 alle ore 21.30 Tiziana.Pozzetti: Grazie ragazzi!!! per tutte le info!!! Devo assolutamente vederlo! labionda: Non vedo l'ora di vedere il film. Ho divorato il libro in due ore. Tiziana.Pozzetti: labionda ha scritto:Non vedo l'ora di vedere il film. Ho divorato il libro in due ore. e com'è il libro??? Io volevo leggerlo durante le vacanze (adesso proprio non potrei per la mancanza di tempo!:cry: ). L'unica cosa che spero è che il film non mi rovini poi la lettura del libro... in genere i libri mi piacciono sempre di più del film e preferisco leggerli prima! Però mi sa che per questa volta andrà diversamente...:D labionda: L'emozione nel leggerlo è stata forte. Non ho condiviso al 100% le scelte fatte; come sai le mie scelte sono state e sono diverse. Ma ne ho sicuramente condiviso le ansie, le sofferenze e le speranze. Conosco ciò che il suo cuore ha vissuto e vive. Secondo me ha riportato su carta molto bene ciò che ha provato. Non ti anticipo nulla, non vorrei rovinarti la sorpresa........... ;);););) Franky: Non ho letto il libro, vedrò il film....anche se l'esperienza insegna che a volte i registi non rispecchiano fedelmente lo scritto lasciandosi trasportare da una propria personale visione dei fatti....mi affido a Labionda per sapere se il film ricopia fedelmente quanto scritto dalla signora Rossi Daniela... Saluti. KappaHH: vi racconto che nel mondo del cinema (ne vado matta soprattutto il cinema di Hollywood e Bollywood !!.....vabbè) è quasi impossibile copiare tutto da un libro per trasferirlo in un film. l'interpretazione e la traduzione tecnica è molto dura. il regista prende giusto spunto dal libro (come potete vedere già i titoli IL MONDO DELLE COSE SENZA NOME e TUTTI I RUMORI DEL MONDO sono molto diversi). ciò che conta è il rapporto madre/figlio, le sensazioni di ciascun personaggio, lo sfondo delle scene e infine le varie scelte della vita. mi fermo qui altrimenti continuo fino a mezzanotte:roll: Franky: Noto altresì che i maggiori siti dei sordi e relativi forum discutono ed attendono con ansia la proiezione del film.... ho letto una particolare recensione e mi pare di aver capito come andrà a finire.... ;) labionda: Ho letto il libro e ho avuto contrastanti reazioni; premesso che conosco alcuni dei personaggi citati nel libro, la mia esperienza nell'approccio con essi è stata, ringraziando Dio, molto diversa. Aspetto con ansia il film proprio per vedere se e come rispecchia la realtà del libro. Successivamente, molto volentieri condividerò con voi i miei pensieri. Tiziana.Pozzetti: labionda ha scritto:premesso che conosco alcuni dei personaggi citati nel libro, la mia esperienza nell'approccio con essi è stata, ringraziando Dio, molto diversa. questa frase un pò mi inquieta.... che personaggi sono? che esperienze ha avuto la protagonista? ....torneremo su questo discorso quando avrò avuto modo di leggere il libro spero, sono davvero curiosa... :P labionda: Cara Tiziana, non ti voglio rovinare la "sorpresa". Ne riparleremo dopo il film......... Il libro si trova nelle librerie ma devi prenotarlo (io l'ho preso in una libreria in Corso Buenos Aires - prenotato e arrivato dopo una decina di giorni). Tiziana.Pozzetti: labionda ha scritto:Cara Tiziana, non ti voglio rovinare la "sorpresa". Ne riparleremo dopo il film......... Il libro si trova nelle librerie ma devi prenotarlo (io l'ho preso in una libreria in Corso Buenos Aires - prenotato e arrivato dopo una decina di giorni). pensavo di prenderlo in biblio! ho già controllato nella mia ce ne sono 4 copie tutti disponibile! appena riuscirò ad avere una settimana libera lo prendo! ;) Tiziana.Pozzetti: Eccomi finalmente a commentare il film! Bè, non vorrei smorzare gli animi, però non l'ho trovato così illuminante questo film (non sò poi il libro), nel senso che mi pareva troppo incentrato sulla problematica relazionale padre-figlia e la sordità del figlio sembrava solo un pretesto per dipanare questa relazione... Cioè come dire che se il figlio avesse avuto un qualsiasi altra cosa il film sarebbe stato identico visto che la reazione di imperfezione generata nella madre sarebbe stata identica! Si, ci sono state delle parti interessanti che probabilmente hanno fatto vedere uno scorcio di quello che un genitore di un bambino sordo vive per davvero, però ecco, diciamo che la conclusione finale della "protesi magica" non mi è piaciuta molto... Cioè la realtà mi pare che sia un altra, lì pare che una volta trovata la protesi magica tutto poi sia filato liscio senza intoppi... Di solito non è proprio così... Poi interessante sarebbe stato se il film si concentrasse sulle problematiche e i dissidi interiori che il figlio sordo genera nei genitori, ma qui in realtà non pareva nemmeno tanto il figlio il problema quanto piuttosto il comportamento rigido del padre! Insomma mi piacerebbe vedere film più incentrati sulle dinamiche interiori di un genitore che deve scegliere e convivere per anni con questa cosa e che non si risolva tutto nella scoperta della formuletta magica (in questo caso al protesi) e in secondo luogo un film dove davvero si possono evidenziare le problematiche che questi bambini, indipendentemente dalla soluzione scelta, si ritrovano ad affrontare, a scuola, nella vita quotidiana, nello sport, negli hobby ecc ecc. Quel film mi è parso un pò riduttivo... voi invece? come lo avete trovato? siete soddisfatti? era come ve lo aspettavate? Rispecchia fedelmente il libro o è una libera reinterpretazione non molto fedele??? Franky: Eccomi qua ! Dunque, questo film l'ho trovato di una noiosità barbosa forse dovuta ad una trama sempre incentrata sulla mamma e sul paradosso di andare in mezzo alle montagne per trovare la "formula magica" atta a risolvere i problemi del bambino... :( Tuttavia in quei pochi attimi in cui si parlava della sordità del bambino, si è fatta piena luce sulle problematiche cui i genitori incorrono alla scoperta della sordità del proprio figlio....protesi o impianto, oralismo o lis...ectt... La parte riguardante il comportamento del medico che si ostinava a tutti i costi a voler impiantare il bambino è esattamente quello che succedeva una decina di anni fa (il libro è uscito nel 2004, oggi il bambino ha all'incirca undici anni..), per fortuna al giorno d'oggi le cose non sono più così e questo lo posso confermare di persona.. Ma del resto anche lo stesso ingegnere (tra l'altro in compagnia del padre...) in quel periodo era impegnato ad una vasta "battuta di caccia" per vendere le proprie protesi puntando soprattutto anche sul lato estetico rispetto alle retroauricolari ed anche allora i risultati variavano molto da persona a persona... Mi resta tuttavia la perplessità di vedere un bambino così piccolo con due endoauricolari, infatti sulle stesse ho sempre sentito voci che le sconsigliavano ai bambini per varie ragioni come ad esempio la crescita personale e successivi/frequentiingrandimenti della chiocciola per aderenza all'orecchio... Mi aspettavo un film, come dici tu Tiziana, più incentrato sulla sordità...mi sa tanto che andrò a leggermi il libro.... Ciao labionda: Ciao ragazzi. Non commento il film che mi ha deluso parecchio. C'entra molto molto poco con il libro ed io, se fossi l'autrice, non sarei assolutamente contenta del risultato. Il libro è molto diverso; pur io non condividendone le scelte (e mettendo in dubbio alcune "accuse", visto che so chi sono i personaggi), ne condivido le ansie e preoccupazioni, il cuore di mamma colmo di dolore per la iniziale non conoscenza del mondo della sordità. Vi consiglio vivamente di leggere il libro, al di là del penoso risultato del film. Un abbraccio Tiziana.Pozzetti: Cavoli Franky mi era sfuggito il tuo commento ma si può! Si, alla fine siamo tutti d'accordo che non è stato un granchè... Va bè, ci risentiamo per il commento del libro quando lo avrò letto;) Franky: Tiziana.Pozzetti ha scritto:Cavoli Franky mi era sfuggito il tuo commento ma si può! :arr::arr::arr: KappaHH: il film era carino, influenzò piacevolmente un mio mondo onirico (non conosco il libro ma so chi è l'autrice) poi una scenetta ha messo a frantumi la qualità del film:cry: ebbene è la scena quasi finale sul campo da calcio. non dico altro perchè, come dice mia madre "bisogna essere sordi per capire". l'autrice e madre, Daniela Rossi, dichiare di aver scritto il libro esclusivamente per suo figlio; giusto per comunicargli le sensazioni e le lotta che provò per dare al figlio una vita migliore come è preferibile credere. per me è una bellissima azione di famiglia. direi che il libro (la lunghissima lettera) è una sorta di diario, anzichè segreto la società consumistica lo ha tirato ai quattro venti. contenti loro, affari loro. Mafalda: Ho letto il libro tempo fa e come Labionda, conosco quasi tutti i personaggi descritti... So che ci sono state anche delle querele, proprio perchè i personaggi sono fin troppo riconoscibili. Anch'io ho messo per 5 anni le protesi dell'ingegnere;) e ribadisco che non vanno bene per chi ha una sordità profonda. Magari adesso hanno migliorato questo aspetto, lo spero tanto per loro perchè altrimenti significa prendere per i fondelli la gente. A me il libro è piaciuto un sacco, pur non condividendo certe scelte, ma quello che considero giusto è che sia stata messa in luce la necessità di fornire INFORMAZIONI obiettive ai genitori (è emerso in un altro thread, ma non ricordo chi l'ha detto, forse Tiziana). Il film mi ha delusa, ma si sa, pur di fare audience cercano di dare rilievo a banalità e "americanate", ovvero elementi scontati e di basso livello culturale. Mi è piaciuto solo quando si è vista la peregrinazione da un medico all'altro e quando si è visto che non c'era unità tra il marito e la moglie, perchè credo che sia molto frequente di fronte a qualunque problema della vita. adios